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KISSINGER. UNO DEI PIU’ GRANDI CRIMINALI DELL’ULTIMO SECOLO. Leader del Nuovo Ordine Mondiale, Terrorista Atomico e Adoratore del Congresso di Vienna

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Nell’immagine di copertina una foto del 19 settembre 2011 con Henry Kissinger e Bill Gates, il suo erede quale leader del Nuovo Ordine Mondiale

di prof. ssa Paola Persichetti

Paola Persichetti, oltre ad essere leader del comitato spontaneo La Gente come Noi nella lotta contro l’imposizione di Green pass e Vaccini obbligatori, è Laureata in Lingue e Letterature Straniere, inglese, francese, lingua e Cultura ebraica, all’Università di Perugia con  110/110, bacio accademico e menzione d’onore.  Corso di storia e del Cristianesimo antico, università Perugia. Master universitario in fonti, storia, istituzioni e norme del Cristianesimo ed Ebraismo.


Il mainstream celebrerà l’ebreo askenazita, punta di diamante del sionismo radicale, come un grande statista, quando invece è stato uno dei più grandi criminali dell’ultimo secolo.

Il realista Kissinger ha fatto un secolo di storia e lascia dopo 100 anni, questa terra, di cui oltre la metà ai vertici della politica americana e occidentale. Anni di golpe, interventi militari e di invasioni, anni di Bidelberg, anni di morti su morti causati dall’imperialismo di cui il grande statista sionista Kissinger sarà sempre simbolo ed esempio per tutte le Élite. Esecutore politico senza pietà.

Astuto manipolatore e influente fino agli ultimi giorni, l’ebreo in fuga dall’Europa 15 anni, alla vigilia della seconda guerra mondiale, vedeva il mondo come un puzzle gigantesco, in cui ogni pezzo giocava un ruolo importante distinto verso un unico fine: gli USA come superpotenza internazionale, anche a prezzo di interventi     Realpolitik sullo scacchiere mondiale giudicati da molti brutali ed illegittimi.  Il Washington Post ricorda che i suoi critici lo definivano “ Amorale e senza principi”.

Presidente ombra

Kissinger concentrò nelle sue mani ogni negoziato che riteneva importante: fu presidente ombra, anche se la casa bianca era una meta a lui proibita, perché non era nato cittadino statunitense. Uscì dall’amministrazione con la sconfitta di Ford e l’ elezione del democratico Jimmy Carter, ma adesso era impegnato e attento della politica estera, in gruppi come la trilaterale; e fondò il suo celebre studio di consulenza Kissinger Associates, i cui clienti erano governi di tutto il mondo e da cui sono passati futuri ministri e sottosegretari. Un lascito di influenza che gli sopravviverà.

Maradona sfida l’uomo più potente del pianeta

Per esercitare il suo controllo si avvalse anche del mondo dello sport. Non è una storia molto conosciuta dai più, ma raccontarla ci aiuta a cogliere la particolare e meticolosa attenzione ad ogni realtà ed opportunità che gli permettesse di  raggiungere i suoi scopi.

“Soltanto lo sbarco in diretta di un’astronave extra terrestre carica di omini verdi potrebbe convincere tanta gente a raccogliersi contemporaneamente davanti a un televisore per due ore”, diceva sempre Kissinger che in Diego Armando Maradona trovò prima l’opportunità di colonizzare quello sport, poi un nemico da eliminare in ogni modo. Il fatto è incentrato in particolare sugli anni che vanno dal 1995 al 2015. Sono gli anni degli incontri-scontri tra  Henry Kissinger e il campione, a partire dal mondiale argentino del 1978 fino a USA 1994.

Due uomini, Henry e Diego, si sono incrociati sin troppe volte. Entrambi sembravano vivere nel mondo della Marvel universe, ma il mondo reale è un luogo meno eroico e decisamente più squallido in cui però, le ossessioni private diventano pubbliche e il personale, politico. Vale per Diego, che dalla propria biografia ha attinto la forza, il desiderio, il sogno di cambiare il mondo, vale per il tenace e cinico Kissinger che dalla propria ha attinto una sete di potere che ha rovesciato, ricambiato, sul suo mecenate per cui ha fatto instancabile attività di Lobbying (Rockfeller) e per il paese che l’ha adottato consegnandolo alla stanza dei bottoni, trasformando la già feroce dottrina Monroe  in un sistematico e selvaggio sistema di affermazione del neoliberismo del dopo guerra.

Per chi non lo sapesse James Monroe esplicitò la vera essenza, ma sarebbe più giusto dire assenza del sogno americano il 2 dicembre del 1823. Lo fece, il quinto presidente degli USA, in un discorso sullo stato dell’unione. Apparentemente era un’affermazione di sovranità degli USA che rifiutavano qualsiasi ingerenza esterna: peccato che la estendessero all’America latina e ai processi di indipendenza coevi, allora con l’intenzione di respingere l’influenza dell’Europa e in particolare dei coloni spagnoli.

Fu la prima affermazione dell’imperialismo statunitense come lo conosciamo ora-e non a caso divenne l’asse su cui costruire una Santa alleanza con l’impero britannico-e travestito da isolazionismo virtuoso Monroe prima, con  gretta arroganza, e Jefferson poi, in maniera più raffinata, intesserono rapporti privilegiati con le maggiori potenze del centro e sud America, fingendo di volerle proteggere ma, in realtà iniziando a depredarle, controllarle, manipolarle in un processo inquietamente simile a quello che pochi decenni dopo si affermò in Italia tra il Nord e il Sud.

Kissinger prese questo caposaldo dell’identità della superpotenza a stelle strisce e lo fece diventare un interventismo attivo in tutti i processi-democratici, economici, sociali-dell’America latina, facendo sì che i suoi interessi con multinazionali e potenze economiche divenissero strumento e fine di una strategia Imperialista che considerava il sud America “il cortile di casa“.  E si sa, se sei un nord americano, nel tuo cortile puoi fare tutto: sparare a chi vi entra, abbattere tutti gli alberi se la cosa ti aggrada, metterci dentro chi (e cosa) vuoi, sotterrare nel giardino spazzatura e rifiuti tossici, difenderlo ad ogni costo.

Il buon Henry dall’alto del Gotha politico ed economico e, anche sportivo, ha proseguito la sua strategia , forte di una totale amoralità, dove ogni alleato era buono per mantenere il dominio nord americano su un cortile peraltro pieno di risorse umane naturali. Qualsiasi ostacolo alla sua visione, che dagli anni 70 in poi aveva attecchito soprattutto nel Nord America più repubblicano andava rimosso, non importa con quali armi. Da segretario di Stato ha messo a ferro e fuoco un sud America lacerato da tensioni interne ed esterne, appoggiando, quando non condizionando direttamente, dittature e affidi che hanno cancellato le generazioni migliori di quel continente.

Diego Armando Maradona ha imposto a Kissinger umiliazioni non da poco.  Kissinger è stato, più di ogni altro, l’arci-nemico di Maradona e a chi sorride per il fatto che si metta il miglior giocatore della storia del calcio sullo  stesso piano di un Nobel per la pace e tra i politici e consiglieri più influenti del dopo guerra in almeno tre continenti, ricordiamo che il rapporto di Kissinger con il calcio è decennale: lo  stesso venne insignito della più alta onorificenza calcistica con L’ordine Al Merito. Kissinger e il calcio, quindi possiamo definirli organici l’uno all’altro.

“Se non puoi comandarli e comprarli, screditali, rovinali, devastali.“ MAFIA

Perché diventa l’Arci nemico di Diego Armando Maradona?

Per tre ottimi motivi, che lo porteranno, letteralmente a cercare prima di sedurlo e poi di eliminarlo. Non fisicamente, ma umanamente e professionalmente. Lo insegna la mafia: se non puoi comandarli e comprarli, screditali, rovinali, devastali.

I tre ottimi motivi sono il grande voltafaccia personale politico del 1987: rifiuta, Diego, di diventare testimonial a stelle e strisce, perché “io rimarrò sempre e solo argentino, nessuno può comprarsi la mia identità, neanche con un passaporto così ben pagato“ e va a Cuba a prendere un premio per conoscere Fidel Castro.

Il secondo è che, Diego, sostiene il nemico pubblico numero uno di Kissinger, quel rivoluzionario con la barba che a 50 km da casa dimostrava a tutti che si poteva combattere una superpotenza, e che si poteva farlo senza se e senza ma. Sostiene, tra le altre, anche quel Nicaragua che con la rivoluzione sandinista è stata l’unica altra esperienza continentale, sempre a due passi dei propri confini, in cui gli USA sono stati sconfitti dai ribelli.

Non fu una simpatia o un capriccio ma un vero e proprio sodalizio politico. Tanto che Maradona dirà, nel 1994, che se avesse vinto il suo secondo mondiale, non avrebbe stretto la mano degli alti papaveri della FIFA e ai politici nordamericani, ma avrebbe dedicato la coppa a Fidel Castro.

Kissinger capì immediatamente la centralità dell’icona e del politico Maradona, la capì prima di tutti. Così dal 1987 le provò tutte senza tuttavia riuscire nel suo intento, Diego non si fece corrompere.

Per Kissinger Maradona era un nemico pericoloso, strutturato, con una potenza mediatica e una capacità di unione di diversi mondi su un’unica piattaforma di rara forza. Uno da attenzionare a tutti livelli, persino quello dei servizi segreti. Se si  cerca la parola Maradona nei File WikiLeaks: comparirà sei volte. Nessun altro sportivo ha lo stesso trattamento.

Seduzione, mediazione-sempre oliate da opportunità economiche-, contrapposizione violenta, attacco alla reputazione personale professionale, strumentalizzazioni e induzione di crisi attraverso alleati potenti, terra bruciata, esilio. Esilio che equivale alla morte, rammentandoci un pezzo dell’operazione Condor ma anche il modus operandi della criminalità organizzata. Sarà una similitudine dura, ma basta chiedere a qualsiasi esperto del ramo. Non a caso Maradona rivolge ai suoi nemici l’accusa di mafia: aveva intuito il metodo.

Anima nera del Nuovo Ordine Mondiale    

KISSINGER ebreo askenazita diviene l’ Anima nera del nuovo ordine mondiale, che sta andando in pezzi solo adesso per diventare, probabilmente, qualcosa di ancora più spaventoso.  La parte più importante della carriera di Kissinger inizia alla fine della seconda guerra mondiale quando, agente dei servizi segreti militari in Germania, arruolò molti gerarchi nazisti (ed aiutò altri a scomparire) nelle fila delle aziende, dei laboratori scientifici, nell’esercito e nello spionaggio americano.

Il neo fascismo, il neonazismo europeo, la massoneria, il Vaticano e persino la mafia furono i suoi interlocutori, le sue amicizie, le sue alleanze, le sue decisioni e i suoi intrighi. E lui, sempre lui,  a coordinare gli sforzi di oltre mezzo secolo del sanguinario imperialismo americano. Più di 1500 scienziati e tecnici nazisti con le loro famiglie vengono trasferiti segretamente negli USA, sotto la guida dell’avvocato della famiglia Rockfeller, Allen Welsh Dulles, che al contempo assolda Reinhard Gehlen, ex spia al servizio del Fuhrer, per arruolare i veterani delle S.S. e della Gestapo in una nuova agenzia segreta, l’organizzazione Ghelen finanziata dagli USA, che agisce di concerto con la neonata CIA.

Tra i collaboratori di Gehlen spicca il nome di Youssef Nada, che molti anni dopo, con la sua Bank Al- Taqua, verrà coinvolto nelle inchieste sul finanziamento dell’attacco dell’11 settembre alle torri gemelle di New York.

Legame tra ebraismo e liberalismo in KISSINGER

Gli ebrei  askenaziti  sono  i discendenti delle comunità ebraiche di lingua e cultura yiddish stanziatesi nel medioevo nella valle del Reno. In ebraico medievale Aškenatz era il nome della regione franco-teutonica del Reno e ashkenazita significa germanico. Dal III secolo d.C. gli askenazi dell’Ucraina  e Crimea si convertirono al giudaismo e a partire dal IX secolo furono considerati askenazi i popoli di religione giudaica che parlavano Yiddish, vivevano nell’Europa orientale e che si erano uniti agli ebrei della diaspora. Ashkenazita è pertanto sinonimo di ebreo orientale, del Nord est Europa e nei due secoli XVIII secolo e XIX secolo ha dato vita a un forte flusso migratorio ashkenazita verso gli USA. 

Con loro emigrò anche il pensiero gnostico. La gnosi  nacque in ambienti ebraici mediante la confluenza tra la filosofia platonica e tradizioni Caldee,Egiziane e  Babilonesi  incontrate dagli ebrei durante i loro storici esili. Fu proprio la gnosi che fornì al popolo ebreo una spiegazione e una nuova speranza dopo la distruzione del tempio e, di conseguenza, la fine della religione ebraica. Un Dio malvagio, un demiurgo platonico aveva ingannato gli ebrei che si erano fermati  ad interpretare la Bibbia in senso letterale. Doveva pertanto esserci un linguaggio nascosto che solo pochi potevano conoscere attraverso una scienza esoterica, la gnosi appunto.

Gli illuminati potevano, quindi, infrangere le leggi imposte dal demiurgo senza peccare, anzi: essi dovevano infrangerle per spezzare l’inganno ed essere liberi.

Quando l’ebreo migrante incontra negli USA la dottrina ufficiale del regno britannico che è il rifiuto del logos e  delle sue conseguenze (le leggi morali e religiose) si  afferma la legge del più forte. La ragione incapace di cogliere le verità metafisiche corrisponde, negli Stati Uniti, all’ideologia liberal.

Henry Kissinger, ebreo ashkenazita, è l’uomo che incarna tutto ciò, una sintesi perfetta dell’uomo che vuole piegare la realtà al suo volere, vuole piegare Dio. Non  ha mai nascosto di considerarsi un accademico “prestato“ alla politica. Pupillo di Nelson Rockfeller, ha sempre sottolineato che l’attività di insegnamento e di ricerca svolta alla Harvard  university per decenni era il lavoro che amava di più, anche perché gli fornì le basi per impostare la sua condotta negli anni che lo videro protagonista sulla scena mondiale.

Il concetto di “ordine mondiale” è al centro degli interessi Kissingeriani sin dagli albori della sua carriera accademica, quando si laureò a Harvard  (Università Liberal) con una tesi di dottorato su Metternich e il congresso di Vienna. Fu ad Harvard che incontrò il futuro direttore di circo globalista Klaus Schwab.  Ma prima che Kissinger trasformasse Schwab nell’uomo di Davos che è oggi, Kissinger divenne un agente della dinastia Rockefeller. Dal 1954 al 1958, Kissinger fu direttore degli studi speciali del Fondo Rockefeller Brothers.

Kissinger affermava che “l’indispensabile ordine mondiale… è fondamentale per il consenso americano” e che le Nazioni Unite “sono la prova della nostra convinzione che i problemi che hanno un impatto mondiale debbano essere affrontati attraverso istituzioni globali nella loro portata”.

Kissinger era convinto che a un nuovo ordine mondiale si doveva arrivare o per convinzione o per costrizione, l’unica alternativa sarebbe stato il caos.

Il nuovo ordine mondiale è l’estensione post illuminista-tecnocratica-positivista del sogno di uniformizzare   il mondo intero: tutti fratelli, tutti  uguali, tutti liberi, tutti felici, ricchi belli e sani. Solo, un po’ meno di numero……. Alla  fine degli anni 60 negli USA Henry Kissinger and friends devono  impedire la crescita demografica negli altri paesi e quindi finanziare la contraccezione e l’aborto all’estero.

NUOVO ORDINE MONDIALE          

  • Le ragioni proposte per avviare il NOM;
  • Gli obiettivi dichiarati;
  • I mezzi utilizzati;
  • I risultati generati.

così avremo chiara la preoccupazione dei firmatari del documento a cui ci si riferisce.

  • le ragioni proposte per l’avvio del NOM furono molto umanamente condivisibili, come peraltro tutte le utopie illusorie e demagogiche: troppe diseguaglianze ed ingiustizie al mondo e pertanto troppi rischi di conflitti. Troppe disparità della distribuzione della ricchezza, troppe diversità culturali, troppe diversità religiose, troppe diversità di governo democratico o tirannico, troppi sovranismi-nazionalismi. Troppa crescita della popolazione, soprattutto. Troppi esseri umani e conseguente insostenibilità per l’ambiente, troppi bimbi e troppo poche coccinelle…
  • Gli obiettivi dichiarati del NOM che era formulato “per il bene comune universale“ furono conseguentemente: la omogenizzazione delle culture, la relativizzazione delle religioni (soprattutto quelle dogmatiche), freno alla natalità con tutti i mezzi, fine dei nazionalismi, orientamento al mercato globale.
  • Gli strumenti utilizzati furono: la crescita di organismi internazionali governativi e non (ONU, FAO, WTO, OMS, UNESCO, BANCA MONDIALE, FMI, UNICEF……), la creazione di strutture diplomatiche non ufficiali e parallele (es. Banche internazionali…..), azioni non ufficiali necessarie ad accelerare il processo (fine della guerra fredda e il crollo del muro di Berlino, in Italia Tangentopoli con conseguente fine della prima Repubblica, nella chiesa il Vaticano II e i suoi sviluppi, ecc.) . È necessario precisare quali sospetti gravano talvolta su questi organismi internazionali: la FAO controlla l’economia dei paesi poveri (Che fanno troppi figli, secondo gli standard). L’UNESCO è il Vaticano laico-razionalista che “controlla“ le condizioni di pace, sicurezza, istruzione, scienza, cultura, giustizia, libertà e che magari spesso impone un umanesimo “scientifico“. Il FMI Finanzia quello che vuole, perciò, magari senza volerlo, finanzia la pianificazione familiare. L’Unicef si direbbe che ogni tanto, per sbaglio naturalmente, possa sostenere l’aborto procurato, i contraccettivi, l’educazione sessuale dei bambini, l’indottrinamento gender, etc .
  • Per realizzare gli obiettivi dichiarati con questi strumenti, furono utilizzati modelli di convincimento quali le grandi conferenze internazionali, preparate da Think Tank e Fondazioni varie. Ne ricordo solo qualcuna perché sono state moltissime.

Rapporto di Kissinger del 1974

Il rapporto di Henry Kissinger del 1974, rimasto per molto tempo secretato, spiegava che per mantenere la loro potenza nel mondo gli Stati Uniti dovevano impedire la crescita demografica negli altri Paesi e quindi finanziare la contraccezione e l’aborto all’estero. E questo è quello che è accaduto.  . Il documento inteso come The Kissinger Report si chiama per l’esattezza NSSM 200, cioè «National Security Study Memorandum 200 Implications of Worldwide Population Growth for U.S. Security and Oversea».

Per chi non conosce l’inglese: «Implicazioni della crescita della popolazione mondiale per la sicurezza degli Stati Uniti (e i loro interessi) oltremare». Tutto cominciò quando imperversava quello che l’economista e demografo Colin Clark chiamò in un suo famoso libro (edito da Ares) «il mito dell’esplosione demografica», la cui «bomba» era stata lanciata in quel torno di tempo dal ben più famoso Club di Roma.

Nell’agosto del 1974 si tenne a Bucarest un vertice mondiale sulla popolazione organizzato dall’Onu. Qui la delegazione statunitense venne praticamente sconfitta quando molti Paesi meno sviluppati si resero conto che la “crescita demografica” da “ridurre” era la loro. In soldoni, troppi poveri nel mondo, proletari nel senso pieno e non solo marxistico del termine, cioè abbondanti solo di prole. Che, nelle teorie (meglio: congetture) malthusiane e neomalthusiane sono esseri umani provvisti solo di bocca da sfamare. Ma le teste d’uovo di Washington non demorsero. Presidente era Nixon e segretario di Stato Kissinger.

Il Consiglio di Sicurezza Usa, che da Kissinger dipendeva, si mise al lavoro in sordina e nel dicembre dello stesso anno produsse l’NSSM 200, documento segreto che si desecretò automaticamente nel 1989. Nixon era, come tutti a quel tempo, seriamente preoccupato per la “bomba demografica” e già nel 1972 aveva istituito una commissione di studio affidandola a John Rockefeller. Ma quando sul suo tavolo si vide arrivare i “suggerimenti” per ovviare al problema, da buon repubblicano buttò tutto nel cestino. 

Nixon, com’è noto, dovette di lì a poco dare le dimissioni in seguito allo scandalo Watergate e il 16 ottobre 1975 il Rapporto Kissinger finì sul tavolo di Gerald Ford. Un passaggio del Rapporto recita: «I Paesi che lavorano per colpire i livelli di fertilità dovrebbero avere la priorità nei programmi di sviluppo e nelle strategie sulla salute e l’educazione che hanno un effetto decisivo sulla fertilità. La cooperazione internazionale dovrebbe dare la priorità all’assistenza di questo genere di sforzi nazionali». Il resto è storia, una storia che tutti conoscono.

Se gli Usa abbiano effettivamente seguito il Piano stilato nel 1974 non si sa. Però è un fatto che il neomalthusianesimo non ha mai più smesso di procedere con una  potenza di mezzi mai vista. Che poi abbia convinto i popoli sviluppati e molto meno gli altri fa parte della sterminata collezione di boomerang che gli apprendisti stregoni hanno nella loro panoplia. L’ingegneria sociale apre sempre vasi di pandora e crea guai molto più estesi di quelli che voleva evitare.

Seguono:

  • CONFERENZA DI RIO DEL 1977 sul NUOVO ORDINE MONDIALE
  • Club di Roma del 1978 sui nuovi obiettivi dell’umanità.
  • Una seconda conferenza di Rio nel 1992 sull’ecologia per la terra
  • La conferenza di Vienna del 1993 sui diritti umani.
  • Conferenza del Cairo del 1994 su popolazione sviluppo
  • Conferenza di Pechino nel 1995 sul ruolo della donna
  • Conferenza di Copenhagen del 1995 sul nuovo sviluppo sociale
  • Conferenza di Istanbul del 1996 sul nuovo habitat nel mondo
  • Conferenza di Roma, sempre nel 1996, sul problema alimentare
  • Conferenza di New York nel 2000 sui problemi del millennio
  • Conferenza Johannesburg nel 2001 sullo sviluppo sostenibile.
  • Nel 2001 c’è l’attentato alle torri gemelle e si ferma (apparentemente ) tutto.

Conseguenze

I risultati generati, più evidenti, furono: il crollo delle nascite, ma solo nel mondo occidentale. Il conseguente inizio del crollo della crescita del Pil, subito compensato dal lavoro e crescita del consumismo individuale, delocalizzazione produttiva in paesi a basso costo di produzione. Invecchiamento della popolazione e conseguente crescita dei costi fissi legati all’invecchiamento (pensioni e sanità) assorbita  da una forte crescita delle tasse.

La separazione del mondo in due aree: Occidente consumatore e non più produttore, oriente produttore. Crisi economico finanziaria globale che ha generato debito insostenibile, squilibri geopolitici, economici (petrolio), caos,etc. E persino ha provocato il famoso peggioramento climatico ambientale grazie a iper consumismo in Occidente e iper produzione (a basso costo, perciò senza attenzione all’inquinamento) in Asia e Pseudo pandemia COVID generata in Cina.

Da non trascurare il problema sanitario e i suoi costi cresciuti troppo a causa dell’invecchiamento della popolazione.. tutto questo disordine nasce dalle iniziative del NOM, In specifico quella relativa al controllo delle nascite e dunque il crollo della natalità in Occidente. La lezione avrebbe dovuto essere quella che non si possono negare le leggi naturali della creazione, invece la reazione è stata, purtroppo anche da parte della chiesa, molto complicata e disorientante,………… si arrivò persino  ad una disobbedienza pubblica di una parte consistente dell’episcopato nord europeo.

La stessa chiesa con LAUDATO SÌ ha tutelato l’ambiente e il clima in maniera esagerata e fuorviante.

 Nuovo disordine mondiale e morale

Invece di un nuovo ordine si è creato un nuovo disordine mondiale e soprattutto morale. Stavolta drammatico e globale. Con qualche sospetto in più sulla condivisione dell’autorità morale che scrive  Laudato sì  con noti malthusian- ambientalisti Americani e qualche teologo disoccupato.

Papa Benedetto XVI, nella sua ultima intervista concessa a Peter Seewald, parla apertamente di dittatura mondiale di ideologie apparentemente umanistiche e di forza spirituale dell’anticristo operante nella società moderna: La società moderna sta formulando una fede anticristica, cui non ci si può opporre senza essere puniti con la scomunica sociale.“

Le ideologie apparentemente umanistiche ci presentano un nuovo umanesimo che abbiamo visto evocare da molti-(anche dall’ex premier Conte), ma  abbiamo visto che nella maggioranza dei casi non sanno ciò di cui stanno parlando. Si doveva celebrare un nuovo umanesimo anche ad Assisi nel marzo del 2020 ( Economy of Francesco). Ma si può pensare di umanizzare ciò che prima non è evangelizzato? O si sta pensando ad un umanesimo pagano (amazzonico)?

Ci può essere un umanesimo senza Dio cioè senza il creatore di ciò che è “umano“? L’umanesimo cristiano si fondava sulla conoscenza della natura umana (fatta di anima, corpo, intelletto), sul dogma del peccato originale, sulla necessità della redenzione, dei sacramenti e della grazia.

La crisi della cristianità, facendo eclissare la verità del peccato originale e della redenzione, anzitutto dis- umanizzato. Il vecchio umanesimo cristiano permettendo che fosse corrotto dal luteranesimo (il quale nel momento in cui giustifica il peccato dichiara corrotta la natura umana e rifiuta la ragione), dal giansenismo (che nega il libero arbitrio), dal cartesianesimo (che nega leggi naturali ed autorità), dal Rousseaunismo (Che impone il mito del buon selvaggio). Pertanto è ormai evidente che quando oggi parliamo di nuovo umanesimo lo si fa non riconoscendo la creazione, il peccato originale e la redenzione.

Questo è il cuore dal quale sgorga ogni altra corruzione morale, soprattutto il convincimento che è la miseria materiale a creare la miseria morale. Così l’umanesimo diventa un trucco per giustificare il materialismo dell’uomo moderno e le sue debolezze morali, separando corpo ed intelletto e ignorando l’anima, separando fede dalle opere, negando le virtù e i meriti. Con uno sguardo che non vuole essere apocalittico, non si intravede all’orizzonte, nessuna forza realmente consistente, in grado di contrastare le dittature evocate da Papa Benedetto XVI.

Soprattutto, in questi tempi ultimi, non si vede la reazione delle autorità morali. Non sono ancora chiare le forze reali degli attori in gioco. L’elemento che è probabilmente nuovo, e inatteso, è il ruolo della “nuova filantropia“ che sta emergendo prepotentemente, cioè “la carità senza la verità“ che sembra cercare di soddisfare l’essere umano nel suo bisogno di aiuto provvidenziale con la provvidenza privata che sostituisce  quella religiosa.

La filantropia si inserisce tutta d’un tratto nel sistema che stiamo osservando e stiamo vivendo, dimostrando che la “carità“ laica è più efficiente di quella religiosa (anzi è per colpa di quella religiosa, che spreca, dissipa, persino a volte corrompe, eccetera). La filantropia è uno strumento ancora poco comprensibile, e immagine per fare il business, gode di esenzioni fiscali elevate (credito d’imposta fino al 50%), in soldoni vale una cifra elevatissima (300 Mid$). Ma si direbbe anche essa orientata al controllo delle nascite e all’immancabile tutela dell’ambiente.

È in mano a TYCOON GNOSTICI, come il sedicente cattolico Bill Gates che, in aperto contrasto coi più autentici valori cristiani, è sponsor delle Lobby LGBT, della cultura abortista e transgender, dell’ecologismo asfissiante, dell’immunizzazione globale scientista e dell’intelligenza artificiale in campo militare

Ecco proprio questo meriterebbe tutta la nostra attenzione. È su questo che si gioca il nostro futuro di sopravvivenza. Questo nuovo umanesimo ha un particolare profumo di eresia e di utopia, di ingegneria sociale sposata con la filantropia restitututiva. Siamo solo agli inizi, ma le piattaforme, l’intelligenza artificiale, eccetera presuppongono un potere spaventoso.

Persino lo  stesso Kissinger negli ultimi tempi era spaventato dall’intelligenza artificiale.

Ora che KISSINGER è morto… Speriamo…

Una società veramente buona per l’uomo deve avere delle condizioni naturali e delle  verità morali  come  la natura eterosessuale, monogamica e indissolubile del Matrimonio, la sacralità della vita umana dal concepimento alla morte naturale e l’immoralità della contraccezione .

Tutto quello che è innaturale, che nega leggi naturali evidenti che rappresentano la sintesi della genesi (Dio creò l’uomo e la donna, andate e moltiplicatevi, asservite  la terra e ogni essere vivente) oggi è pensiero dominante. La famiglia è stata ed è osteggiata perché compete con lo Stato il quale non vuole che la famiglia impartisca ai suoi membri una educazione individuale, soggettiva, troppo pericolosa nel globale che deve avere culture uniformi In tal senso la famiglia è considerata sovranista, egoista……. Va distrutta. Se ignoro le leggi naturali della genesi divina, rompo l’equilibrio producendo caos ignorando e contraddicendo l’ordine.

I tycoon gnostici lavorano febbrilmente Per un governo mondiale e filantropico con la volontà di rimodellare l’umanità. Siamo ormai di fronte ad un’Europa a guida protestante e laica, non più cattolica, non si intravedono cattolici che producano idee e proposte per  i nostri tempi. Lo scenario auspicato dal mondo gnostico è un mondo ambientalista e meticciato.

Che cos’è l’ambientalismo ecologico?

Aldilà delle definizioni populistiche (quello che salverà il futuro dei nostri figli…) O opportunistiche (il business nella green economy), l’ambientalismo deve essere la religione universale che sincretizza tutte le altre nella “religione della terra“ e su quella fa convergere la fede. Ma questo implica che si imponga un governo globale totalitario onnipotente che legifera e controlla tutto, incluso ciò che è etico e non. Il principio base dell’ambientalismo è considerare l’uomo come “cancro della terra“, che la sfrutta avidamente e irresponsabilmente. Ma non è proprio così; l’uomo ha sempre perfezionato, nei suoi limiti, il creato, a trasformato il deserto in Oasi e la giungla e giardini.

Lo scopo dell’uomo non era saccheggiare distruttivamente la terra ma lavorarla e farla produrre per provvedere ai suoi bisogni. Certo l’uomo, nella modernità, grazie al prevalere dell’eresia e alla esaltazione della sua capacità tecnica, si è corrotto e spesso ne ha abusato, ma invece di colpire l’abuso si è cambiata la legge. L’ambientalismo di oggi nasce grazie a l’iper-consumismo in Occidente e iperproduzionismo in oriente. Per crescere i consumi e dare l’illusione di ricchezza si doveva crescere il potere di acquisto in Occidente abbassando i prezzi, questo per compensare il crollo delle nascite.

La sintesi potrebbe essere che la soluzione ambientalista, malthusiana, gnostica e pagana auspicata da certi ambienti internazionali , porterà ad un governo mondiale. Per realizzare questo progetto è indispensabile avere in qualche modo l’appoggio della chiesa. Kissinger, quando era segretario di Stato, si recò da Paolo VI il 7 luglio 1974 e più tardi si incontrò anche con Giovanni Paolo II il 20 ottobre del 1979.

Ma è  solo Papa Francesco con Laudato Sì (Capitoli 164 e 165) che si arriva ad auspicare un governo mondiale, una autorità politica mondiale, per risanare l’economia, regolare i flussi migratori e per l’ambiente.

L’unica soluzione è ritornare a Dio per ritornare all’ordine. Restaurare la civiltà cristiana sul fondamento della verità perenne e immutabile che è Cristo. Oggi sembra un progetto irrealizzabile, eppure è  l’unico veramente alternativo a quello anticristico della dittatura mondiale.

ADDIO KISSINGER: MA COSA CI HAI LASCIATO?

prof. ssa Paola Persichetti

Paola Persichetti, oltre ad essere leader del comitato spontaneo La Gente come Noi nella lotta contro l’imposizione di Green pass e Vaccini obbligatori, è Laureata in Lingue e Letterature Straniere, inglese, francese, lingua e Cultura ebraica, all’Università di Perugia con  110/110, bacio accademico e menzione d’onore.  Corso di storia e del Cristianesimo antico, università Perugia. Master universitario in fonti, storia, istituzioni e norme del Cristianesimo ed Ebraismo.

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